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Fiat Tipo, revival in 3 volumi

Un tempo un certo tipo di vetture veniva chiamato, con un termine ormai caduto in disuso ed utilizzato solo da pochi nostalgici, giardinetta. Siamo diventati irrimediabilmente anglofoni e nel vocabolario è entrata la dizione Station Wagon, anche se la sostanza non cambia.

La stessa sorte sembrava avesse coinvolto non nel solo ambito del linguaggio e del lessico il segmento delle vetture a 3 volumi, sostanzialmente scomparse soprattutto in Europa dai listini di tutti i principali produttori, travolte da una valanga di SUV, crossover e coupé che meglio incontrano i favori del mercato.
Qualche piccolo segnale e sacca di resistenza è riscontrabile ad esempio nelle proposte del marchio francese Peugeot, che con la sua 301 – diretta evoluzione della Peugeot 208 – ha aggiunto la “coda” del terzo volume pur non avendo avuto il coraggio di proporla in Europa, e limitando la sua distribuzione a mercati di altri continenti dove le berline più classiche continuano ad avere estimatori.

 

 

Più coraggioso è stato il Gruppo FCA, che ha rilanciato la sua presenza in questo segmento un tempo ben frequentato – si pensi alla Fiat tempra, alla Marea ma per certi versi anche alla Croma, anche se in quel caso si viaggiava più sul territorio delle ammiraglie di rappresentanza – con il nuovo progetto Fiat Tipo, una tre volumi media e di massa destinata a ben 40 mercati e pronta ad attirare a sé una clientela cosiddetta “popolare” grazie a due fattori: lo sdoppiamento della gamma in classica berlina o in SW, ed un prezzo civetta che parte da soli 12.500 €. Per meglio rendere l’idea, una Panda con tutti gli accessori aggiunti al suo pacchetto base ha un prezzo molto simile!

 
Non ci si deve però far ingannare dal prezzo, né sottovalutarla, perché la Nuova Fiat Tipo non è una banale low-cost ma un’auto mondialista capace di soddisfare tutti con un giusto connubio tra spazio, prestazioni e prezzo.
La comodità anche sul sedile posteriore è di tutto rispetto, e i motori si fanno rispettare con risposte più che dignitose sia per il benzina 1.4 da 95 cavalli che per il diesel MultiJet 1.6 da 120 cavalli, che consuma davvero poco ed ha un prezzo allettante specie in concomitanza con una rottamazione.

La sua linea è sobria, mai sopra le righe, ma non riusciamo a negarle un discreto appeal perché non è affatto spartana. Potremmo definirla moderna con moderazione, senza strafare ma senza giocare tutto sul piano del design accattivante come fanno ad esempio Fiat 500 o Fiat 500X.
Le linee scorrono bene e senza intoppi, qui in redazione abbiamo trovato molto intrigante il frontale con quella sua griglia a scacchiera, ma anche l’agilità con cui sa muoversi nel traffico urbano in special modo con l’apposita funzione City.

Lasciatecelo dire, siamo proprio contenti di questo revival all’italiana anche perché ci sembra molto ben architettato soprattutto per soddisfare quel più ampio pubblico che viaggia a ritmi quasi proletari.