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Kia Carens, spaziosa versatilità

Quello che era considerato un piccolo marchio, buono solo per chi voleva risparmiare senza badare troppo a lussi o prestigio, ha saputo far cambiare idea a tanti: Kia Motors ha sfoderato nel tempo modelli e successivi abbellimenti che hanno dovuto far ricredere l’opinione pubblica facendola entrare in diretta concorrenza con rivali più blasonate.
Uno di questi modelli da “ascesa” è stata senza dubbio la Kia Carens, che è riuscita a ritagliarsi un ruolo apprezzato tra le monovolume per la sua versatilità, caratteristica che è stata addirittura migliorata nella nuova versione 2013.

L’allestimento Class, un vero e proprio pulmino da 7 posti in appena 4 metri e mezzo, si trasforma con poche semplici mosse in un capiente furgoncino con pianale piatto: un veicolo del tutto poliedrico, pensato per famiglie che amano andarsene in giro e per chi ha spesso esigenza di trasporti ingombranti.
In Kia Carens tutto vuole comunicare morbidezza, non solo la linea esteriore ma anche le comode ed avvolgenti sedute anteriori e la sua guida, impreziosita da numerosi ritrovati tecnologici tra cui la telecamera posteriore che guida durante manovre e parcheggi: un gadget al quale in tanti, dopo essersi sempre industriati per entrare negli spazi più ristretti, sembra non vogliano più rinunciare.

Conoscendo le abitudini di guida e di acquisto degli italiani, sembra scontato che il motore di punta sarà il turbodiesel 1.7, disponibile in due diverse potenze, 115 o 136 cavalli, senza eccessive differenze tra i consumi ma con una brillantezza in più che si fa sentire.

Suzuki Hayabusa, un mostro dal carattere docile

Potenza esagerata, velocità quasi sconsiderate e dimensioni adeguate a simili prestazioni “monstre“: così può riassumersi la Suzuki Hayabusa, una moto dal design imponente che ha resistito anche con un certo successo allo scorrere degli anni, secondo logiche poco spiegabili per alcuni.

Dal suo debutto datato 1999 questa moto in grado di raggiungere i 300 km orari ha subito un restyling che ha sostanzialmente lasciato inalterata la sua silhouette quasi mastodontica, ma ne ha rivisto e migliorato la propulsione ora affidata ad un 1.3 a 4 cilindri da 197 cavalli.
Questa nuova versione è stata arricchita con strumentazioni e dispositivi tecnologici tra cui un antibloccaggio ABS ma soprattutto il Suzuki Drive Mode Selector: si tratta di un astuto marchingegno tramite il quale si interviene sulle mappature selezionando volta per volta la modalità di guida preferita anche in base alle condizioni.

Questa maxi-moto, il cui “nome in codice” è Gsz-r 1300, si rivela una volta di più portatrice di una personalità estrema che la rende oggetto del desiderio di una affezionata schiera di fedelissimi, entusiasti della sua esuberanza resa gestibile ed equilibrata dalla tecnologia della sua ciclistica.
Le sue dimensioni impressionano solo da ferma, perché il suo carattere una volta in movimento si rivela sì forte, ma maneggevole.