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Mazda 6 punta sulla leggerezza

Sono due le versioni per la nuova Mazda 6, ma a guardare solo i listini si rischia di non accorgersene: la berlina e la station wagon di questa ammiraglia sono infatti proposte allo stesso prezzo.
E se la berlina ha un fascino tutto suo, perché in virtù del tetto dall’evidente curvatura assume un look sportivo quasi da coupé, va però detto che per la sua linea filante e scolpita sarà con ogni probabilità la wagon a riscuotere maggiore successo quanto a vendite.

I più chiari punti di forza su cui punta il marchio giapponese sono la leggerezza, perché già in fase di progetto le direttive erano quelle che hanno portato ad un generalizzato dimagrimento, ed una dotazione tecnologica di primissima fascia.
Il lavoro di riduzione del peso ha coinvolto anche la progettazione del motore, un 2.2 diesel che viene stressato di meno grazie ad un più contenuto rapporto di compressione, e può quindi essere più leggero.
Non è poi visibile, ma si fa sentire parecchio al volante, il condensatore, fulcro del nuovo meccanismo di recupero energia in frenata: prende il posto in questo ruolo dell’abituale batteria, e si tratta di una vera rivoluzione dal punto di vista ingegneristico.

Mazda punta dichiaratamente ad entrare con questo nuovo modello nel novero dei cosiddetti marchi premium, una sfida ambiziosa perché gli avversari tedeschi hanno nomi come Mercedes, BMW ed Audi e sono ben saldi sulle loro posizioni; di certo, anche grazie al prezzo con cui è proposta in Italia, altri marchi come Ford oppure Opel dovranno guardarsi dalla sua concorrenza.